
La Storia
È la vigilia di natale di tanti anni fa.
Manca poco allo scoccare della mezzanotte.
Io, mio fratello e mio cugino obbediamo solerti agli ordini di papà:
<<Veloci tutti sotto il tavolo!!>>
E' il tavolo di casa di nonna che, per quell'ora, è già stato sparecchiato dai piatti della lunga cena e imbandito con dolci, bicchieri e spumante.
Il tavolo è ricoperto con una tovaglia lunghissima che permette a tutti noi bambini di restare ben nascosti.
Eh sì, Gesù Bambino entra in casa dalla finestra, dispone i regali sotto l'albero di Natale e vola via in un attimo, senza mai essere visto.
Resto zitta zitta, nascosta sotto il tavolo, senza guardare e senza fiatare, cercando semmai di percepire qualche rumore...
I minuti passati sotto il tavolo sono dei più emozionanti. La fantasia vola, accesa dai desideri espressi nella letterina... chissà se mi accontenta!
Allo scoccare della mezzanotte la voce di nonna acclama: <<Bambini, correte, è passato Gesù Bambino!>>
È il via per un turbinio di emozioni, grida di felicità, abbracci, baci brindisi, allegria.
Il focolare domestico è ancora una volta unito a celebrare quello che per me, bambina, è il momento più magico dell'anno.
L'albero di Natale di casa di nonna ancora oggi è speciale. Semplice ma caldo, pieno di bagliori dietro ai quali la mia fantasia riesce sempre a perdersi.